Milan Street Souls

6 febbraio 2013

Photo by Volundur Jonsson

PK. Parkour. Disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ’80.
Cita così Wikipedia, ma cosa sia una “disciplina metropolitana” è davvero complicato da immaginare.
Di fatto c’erano città, cemento e strade, e dentro queste cose c’era della gente che aveva voglia di viverle in modo diverso.
Al di là della storia del Parkour che si racconta, delle sue origini pratiche e della filosofia che lo anima, uno degli aspetti più affascinanti di questa attività è l’amore intrinseco nei confronti di un territorio che, in molti casi, potrebbe risultare nemico, ostile e poco accogliente.
Il Parkour è una dichiarazione di appartenenza, una riappropriazione.
È affermare che un ostacolo può essere un punto d’appoggio e di partenza, e questo i Traceur lo dimostrano ad ogni salto e in ogni movimento: la città come la vita.
Domenica 3 Febbraio, alle Officine Creative Ansaldo, le Milan Monkeys hanno fatto mostra della loro arte, e introdotto centinaia di ragazzi a questa pratica affascinante.
Opportunità creata da MI Street Souls, questa tre-giorni di eventi dedicati alla rivalutazione delle aree urbane ha dato a molti la possibilità di avvicinarsi – attraverso la musica, l’arte e lo sport – ad un tipo di bellezza che spesso viene difficile da pensare e da creare, ma che sa produrre momenti intensi di colore ed eleganza.
Con le sue quattromila presenze, MI Street Souls ci ha mostrato come la città possa essere reinterpretata, spremuta; come il cemento possa essere fertile, e la strada un luogo possibile. Ma soprattutto ha ribadito che la gente vuole capire dove trovare colori, battiti, energia.

MI Street Souls, un evento a cura di:
Modart – BarleyArts – Intellighenzia Electronica – EX HOBO – RND Promotion – Music Priority

PK. Parkour. Metropolitan discipline born in France in the early 80’s.
This is what Wikipedia says, but what a “metropolitan discipline” could be is really difficult to imagine.
The thing is that there were cities, concrete and streets, and in these things there were people who wanted to experience them in a different way.
Beyond Parkour’s history, its origins and practices, beyond the philosophy that animates it, one of the most fascinating aspects of this activity is the intrinsic love for a territory that, in many cases, it might seem like an enemy, hostile and unwelcoming.
Parkour is a declaration of belonging, a reappropriation.
It says to us that an obstacle can be a foothold and a departure point, and that the traceur demonstrate at every jump and every move: the city as life.
Last Sunday, February 3, at Officine Creative Ansaldo, Milan Monkeys made exhibition of their art, and introduced hundreds of teenagers to this fascinating practice.
Opportunity created by MI Street Souls, this three-days event dedicated to the revaluation of urban areas has given to many people the opportunity to get closer – thanks to music, art and sport – to a kind of beauty that is often difficult to be thought and created, but that can produce intense moments of color and elegance.
With its four thousand appearances, MI Street Souls showed us how the city can be reinterpreted, squeezed; how concrete can be fertile, and the street a possible place. But above all it reaffirmed that people want to know where to find colors, beats, energy.

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